
Nella gara elettorale per rimanere con Casa de Nariño, molti dei candidati hanno fatto mosse a sorpresa, una di queste è stata di Federico Gutiérrez che ha chiamato Rodrigo Lara, ex sindaco di Neiva e membro del Partito dei Verdi come vice presidenza. Un fatto che ha attirato l'attenzione dato che c'era la speculazione che la formula di «Fico» sarebbe stata una figura del Centro Democratico o della stessa serie di pre-candidati della Squadra per la Colombia, ma non è mai stato preso in considerazione che era stato un membro di un settore «alternativo».
Una delle figure rappresentative dell'Alleanza Verde, il senatore eletto Ariel Ávila, ha fatto riferimento proprio alla questione nominando Federico Gutiérrez candidato in rappresentanza dell'attuale governo, per cui lo ha definito il rappresentante della continuità. Ha anche detto che nelle prossime ore annuncerà pubblicamente il suo sostegno e l'intenzione di votare per il primo e il secondo turno delle elezioni presidenziali che inizieranno il 29 maggio.
Nel video pubblicato sui suoi social network, Ávila fa riferimento in un discorso alla disapprovazione dell'attuale mandato di Duque e a cosa rappresenterebbe l'eventuale arrivo del candidato del Team per la Colombia alla Casa de Nariño: «Nelle democrazie che governano male deve essere punito, colui che è un bandito e un ladro non può essere restituito per essere rieletto. Pertanto, il candidato dell'uribismo e il candidato della continuità non possono essere eletti. Non possiamo votare per Federico Gutiérrez, sarebbe per rieleggere il furto, il patrocinio, l'hamponery, il crimine...» .
Per quanto riguarda la comunità politica, in precedenti occasioni il senatore eletto aveva detto che Lara non rappresenta il Settore Verde e lo ribadisco in questa occasione: «Molti settori della mia campagna accompagneranno Sergio Fajardo e molti altri Gustavo Petro, qualunque decisione comunicheremo già, in il secondo turno saremo con l'alternativa candidata che succede».
Infine, il politologo e senatore eletto ha menzionato una campagna che sarebbe iniziata fino all'inizio del primo turno presidenziale. «Che non ci facciano il male di rieleggere il crimine e il campionato che Federico Gutiérrez rappresenta... La campagna AntiFico, per mostrare al Paese chi è. Non diremo una sola bugia, non calunnieremo nessuno. Quello che faremo è mostrare al paese chi è Federico Gutiérrez, ad esempio è sostenuto dal «clan Char», il «clan Geneco» che sono un gruppo di teppisti. Oscar Barreto a Tolima che è un altro delinquente, è quello che denunciamo».
Petro lancia un doppio accenno al candidato Federico Gutiérrez
Il 29 maggio, la Colombia definirà il futuro presidente o i candidati che saranno eletti per contestare il secondo turno delle elezioni presidenziali. Tra i più propensi a vincere o alla fine a raggiungere un secondo turno ci sono il leader del Patto Storico Gustavo Petro e il rappresentante della coalizione Team for Colombia Federico Gutiérrez.
Petro ha recentemente accennato a Federico Gutiérrez dove ha lasciato intendere di essere il candidato del presidente Duque, anche che avrebbe perso le elezioni ma gli avrebbe dato la carica di senatore che sta attualmente occupando, senza prima dimenticare che arriva in un «ufficio decente».
In primo luogo, Gustavo Petro avrebbe sottolineato il rapporto diretto tra l'uribismo e la campagna di Fico, anche se Fico ha deciso di unirsi a Lara, che è apparentemente una figura del partito verde, commenti costanti e legami politici rendono evidente l'alleanza tra Gutiérrez e il Centro Democratico.
Un altro suggerimento del leader del Patto storico è stato che ha detto a Gutiérrez che gli avrebbe lasciato «l'ufficio del suo senatore», questo come riferimento allo Statuto dell'opposizione, in cui si afferma che il secondo candidato alla presidenza con il maggior numero di voti ha il diritto a un seggio al senato, proprio come il vice presidente ha il diritto di occupare un seggio alla Camera dei Rappresentanti. Insomma, Gustavo Petro ha detto che sarebbe stato il vincitore delle prossime elezioni.
Infine, ha sottolineato che si tratta di un «ufficio decente», riferendosi al controverso Gustavo Villegas, che era un funzionario vicino all'ufficio del sindaco di Federico a Medellín, ma è stato anche indicato dalle autorità come un importante collaboratore dell'Ufficio Envigado, un gruppo criminale responsabile traffico e omicidio per ordine, tra gli altri reati.
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