«Come si scrive una storia di vita? Le verità circolano raramente. Le bugie di solito lo fanno». Questo è l'inizio del trailer del documentario The Mystery of Marilyn Monroe: The Unheard Tapes, che sarà disponibile su Netflix dal 27 aprile. La voce ascoltata è quella della stessa attrice, morta il 4 agosto 1962 per cause poco chiare.
Sebbene la sua morte sia stata classificata come suicidio a causa dell'uso di sonniferi, la causa della sua morte è stata riaperta nel 1982 e questo documentario prende quell'indagine come punto di partenza nel 60° anniversario della sua morte. Raccoglie anche alcune testimonianze delle persone che erano con la diva hollywoodiana nelle sue ultime ore.
Il documentario è diretto da Emma Cooper (anche creatrice della docuserie The Disappearance of Madeleine McCann, sulla ragazza inglese scomparsa dalla camera d'albergo dove dormiva con i fratelli a Praia da Luz, una spiaggia del Portogallo durante una vacanza in famiglia nel 2007, che è anche disponibile su Netflix) e prodotto da Chris Smith (Jim & Andy, il documentario che racconta la trasformazione di Jim Carrey nel comico Andy Kaufman).
Il mistero di Marilyn Monroe: i nastri inediti, riesce a fornire nuove testimonianze e anche conversazioni telefoniche che sono state registrate attraverso i telefoni intercettati dell'attrice. Il suicidio è stato davvero la causa della morte dell'attrice di One Eve and Two Adanes, o è stato un crimine perpetrato dalle più alte sfere del potere? Questa è la domanda a cui questo documentario cerca di rispondere e lo fa attraverso la ricostruzione degli ultimi giorni di vita di Monroe. Conversazioni inedite con il regista John Huston e altre grandi star di Hollywood arricchiscono questa ricerca che può essere vista in pochi giorni sulla piattaforma.
La vera storia di Norma Jeane Mortenson, il vero nome di Marilyn, è sempre stata un tema ricorrente nella storia di Hollywood. Netflix, oltre a presentare questo documentario, sta progettando un film in formato biopic sull'attrice, con protagonista la performer cubano-spagnolo, Ana de Armas (Between Navajas y Secretos, No Time to Die). Il film si chiama Blonde ed è basato sul libro di Joyce Carol Oates pubblicato nel 2000.
Diretto da Andrew Dominik (The Murder of Jesse James del codardo Robert Ford, 2007), questo film uscirà dopo il documentario. Blonde è stato destinato prima all'ultimo premio Oscar, Jessica Chastain (Tammy Faye's Eyes) e poi all'attrice australiana Naomi Watts (The Call, The Impossible), che avrebbe dato vita a Monroe. Ma alla fine è stato scelto per De Armas, che sarà accompagnato nel cast da Adrien Brody, Bobby Cannavale e Julianne Nicholson.
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