
Da quando Ingrid Betancourt ha accettato di incontrare Álvaro Uribe per creare un patto contro la corruzione per le prossime elezioni presidenziali, non ha smesso di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, in particolare di coloro che sono venuti a collaborare con lei nella Coalizione Centro Esperanza, da cui ha si è ritirato per colpa pochi giorni dopo le consultazioni del 13 marzo.
Il 4 aprile è stato Sergio Fajardo a fare riferimento all'incontro che si terrà dal candidato presidenziale per il partito Green Oxygen e dall'ex presidente della Colombia. Lo ha fatto dopo un incontro con i membri del Nuovo Liberalismo per ricevere il loro sostegno nelle votazioni del 29 maggio.
Sebbene abbia chiarito che Betancourt può incontrare chiunque voglia, si è rifiutato di lasciare che fosse con il leader del partito attraverso il quale Ivan Duque è stato eletto nel 2018:
Il candidato alla presidenza della Repubblica ha anche confessato di ritenere che Ingrid abbia ferito la coalizione del Centro Esperanza: «Certo, è molto chiaro. Oggi Humberto de la Calle non può fare campagna con me perché a causa di una regola dovuta a un problema legale non può partecipare. Quindi è stato dannoso, senza dubbio».
Vale la pena ricordare che de la Calle, insieme a Daniel Carvalho, gli unici membri del Congresso eletti con l'appoggio del partito di Ingrid, tre giorni fa hanno espresso il loro disaccordo con i loro approcci all'uribismo, visto che va contro le loro convinzioni.
Pur non potendo contare sul sostegno di Humberto de la Calle, Fajardo è stato ottimista sulla campagna che sta portando avanti. «La rimonta è iniziata: andiamo con tutta la forza del centro. Le nostre squadre sono già organizzate in tutto il paese e pedaliamo tutti all'unisono per passare al secondo turno. Guarda il ritmo che andremo a imporre: inarrestabile», ha postato su Twitter.
Nonostante le critiche ricevute per aver aperto la porta a una conversazione con il leader del Centro Democratico, Ingrit Betancourt ha scritto sul suo account Twitter: «È ora di fermare l'odio e la polarizzazione. Tolleranza, ascolto e dialogo sono i modi per riconciliarci. L'ex presidente Uribe mi invita a parlare; lo farò con la gratitudine che gli ho per l'operazione Jaque che mi ha permesso di essere rilasciato e quella di altri 14 rapiti».
Per lei, incontrare l'uribismo, che a quanto pare scommetterà su Federico Gutiérrez come candidato alla presidenza, non significa allearsi. «Il centro deve riunirsi per convocare un importante patto nazionale contro la corruzione senza ideologie», ha aggiunto.
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