
Dopo il fallimento nelle qualificazioni sudamericane Qatar 2022, la presunta scatola che alcuni giocatori della nazionale colombiana hanno fatto per allenare Carlos Queiroz non poteva essere un argomento da lasciare nel calamaio. Jorge Luis Pinto, uno degli allenatori che avevano il Tricolore, ha fatto riferimento all'evento.
Il riquadro apparente su cui ci sono ancora speculazioni è quello delle sconfitte per 0-3 contro l'Uruguay e 6-1 contro l'Ecuador, per il terzo e il quarto turno dei turni di qualificazione. Per alcuni, c'era un accordo tra i giocatori per perdere questi impegni e incoraggiare la partenza dello stratega portoghese, con il quale non erano a loro agio. È stato anche affermato che nella seconda delle partite citate David Ospina si è rifiutato di salvare, a causa della non conformità nei confronti del DT, anche se si parla anche di scontri tra giocatori di calcio, come Luis Fernando Muriel e James Rodríguez.
Bene, riguardo alla disfatta, Pinto, che è stato anche cajonato da alcuni giocatori quando guidava la nazionale costaricana, ha dato la sua opinione su Caracol Radio:
Forse la partita che ha colpito di più la Colombia in classifica in quel momento è stata quella giocata con l'Uruguay, visto che era al Metropolitan Stadium Roberto Meléndez, e quello che mostrano le statistiche nelle qualificazioni è che chi perde meno in casa è chi di solito avanza al massimo gara di calcio. E contro i Charrúas, così come contro i peruviani, quelli guidati da Reinaldo Rueda hanno perso punti chiave, quelli per i quali il processo non sarebbe stato un fallimento. Mancava solo un punto al ripescaggio.
Vale la pena ricordare che lo stesso Queiroz si riferiva al «cajón» che gli è stato fatto quando è uscito per negare di non aver rinunciato alla Colombia, ma di essere stato espulso, contrariamente a quanto detto dal vice presidente della Federcalcio colombiana (FCF), Álvaro González Alzate. Lo indicò persino come uno dei generatori della sua produzione.
Il 28 febbraio, in una lettera condivisa con il quotidiano Marca, lo stratega portoghese ha dichiarato:
Pinto ha giustamente sottolineato come uno dei colpevoli della delusione per il fatto che la Colombia sia rimasta senza la coppa del mondo i leader del calcio del caffè. L'allenatore è d'accordo con giornalisti come Andrea Guerrero o Alejandro Pino Calad, per citarne solo alcuni, che il lavoro non viene svolto nelle divisioni inferiori del Tricolore, per esempio.
«I leader devono fare un'autocritica, se gli allenatori, come Reinaldo, sbagliano, i giocatori sbagliano, anche i leader devono fare un'analisi. Allora devi essere un progetto tra tutti, considera U-20, U-21 e U-23 e, naturalmente, più vecchio. Quel progetto deve essere progettato sotto un uomo che ha l'autorità morale di dire a un tecnico che ci sbagliamo», ha aggiunto all'emittente radiofonica.
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